lunedì 4 novembre 2013

Un attimo di umiltà

A settembre dopo aver pubblicato Genesi emergente ero convinto di aver fatto un lavoro quantomeno dignitoso, oltreché Word non mi aveva segnalato nessun errore grave: le persone a cui l'avevo fatto leggere non avevano riscontrato nessun problema significativo, a parte il finale che proprio non gli piaceva (ma su questo non posso farci niente) e la mancanza di un glossario (che ho aggiunto successivamente).

Tutto è andato bene fino a stamattina, quando ho condiviso il mio racconto su un sito che non nominerò.
Dopo alcune ore ho letto dei post abbastanza sarcastici e poco chiari, secondo cui in Genesi emergente c'erano dei problemi di punteggiatura.
All'inizio ho faticato un po' a capire cosa intendessero dire gli autori dei post incriminati (forse perché le loro limitate capacitá espressive sono inversamente proporzionali al loro sarcasmo, cose che capitano quando uno si concentra di piú sul prendere per il culo gli altri che non sullo scrivere in maniera chiara e comprensibile) ma grazie a Google ho capito dov'era il problema e l'ho corretto.

Anche se è imbarazzante ammetterlo quando rileggo i miei documenti, non uso mai la funzione di controllo ortografico e grammaticale di Word e spesso mi fido della mia esperienza, assicurandomi che Word non evidenzi nulla in rosso.
Il motivo di questa mia antipatia è dovuto al fatto che questa funzione mi sembra fatta male, dato che spesso è inutilmente pedante oppure segnala per errate delle frasi che in un determinato contesto sono invece corrette.
Va detto anche che uso molti termini che non sono nel suo dizionario, perciò Word tenta di correggerli dandoni delle soluzioni grottesche.
E' vero che basta cliccare su"Aggiungi" per includere il termine incriminato nel dizionario, ma diciamocelo, farlo diverse volte è davvero una rottura. 

Per questo ho lanciato il correttore ortografico con un certo scetticismo, ma invece stavolta aveva ragione lui e io torto, su questo non ci pioveva.

Alla fine ho sistemato i (molti) punti problematici del racconto, ma quest'esperienza mi ha insegnato diverse cose importanti, ma quella più istruttiva è stata di non sottovalutare nulla, anche e soprattuto il correttore di Word.

Mi cospargo umilmente il capo di cenere e ti chiedo scusa, prometto che cercherò di trattarti meglio, però anche tu prova ad essere meno rompicoglioni ogni tanto (chiederti di più sarebbe davvero troppo, lo capisco).

Ah, questo post è del tutto ironico, meglio specificarlo, va. 



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