lunedì 31 dicembre 2012

Evento X (e per una volta la Ventura non c'entra nulla)



La famigerata profezia maya sulla fine del mondo ha dato vita a diversi libri di tono apocalittico,che contengono migliaia di pagine sulla fine del mondo e sulla rinascita spirituale che ne deriverebbe.

Grazie ad un'immagine minacciosa sulla copertina  il libro del matematico John Casti intitolato Eventi X sembrerebbe uno queste opere condannate al ridicolo dalla sopravvivenza del mondo:invece  l'autore in questo saggio affronta il tema degli eventi (appunto gli eventi X) che possono alterare drasticamente l'equilibrio all'interno di un sistema di sistemi complessi.

Se leggendo il paragrafo precedente vi siete spaventati vi consiglio di tranquillizzarvi,dato che quello che sembra un argomento ostico è affrontato in maniera decisamente comprensibile (e ve lo dice uno che quando andava bene difficilmente prendeva la sufficienza in matematica),dato che in tutto il libro c'è solo un'unica curva (facilissima da capire), mentre le definizioni sono chiare e coincise e come se non bastasse non troverete nessuna formula (a meno che non le cerchiate nelle note).

Ma perché dovrebbe interessarci un argomento del genere,anche se è spiegato bene?

Per il semplice motivo che la nostra vita per molte cose si basa proprio sull'equilibrio di diversi sistemi complessi (basti pensare all'economia,all'esistenza di internet e alla nostra stessa salute), quindi capire come potrebbero essere perturbati e come prevenire un evento simile può risparmiarci molte brutte situazioni.

Il libro è diviso in quattro parti:un'introduzione (sapete a cosa serve,vero?) ed altre tre dove l'autore esprime il suo pensiero.

Nella prima John Casti definisce la sua teoria per cui quando due sistemi con diversi gradi di complessità interagiscono tra di loro,alla fine interviene un evento X che elimina il divario riportando la complessità a dei livelli più equilibrati,spesso in modo piuttosto traumatico.

Invece della seconda parte (quella più corposa) troviamo diversi esempi concreti di eventi X che potrebbero accadere e questa lettura pur essendo preccupante, ha il merito di farci capire come la nostra esistenza poggi su delle basi piuttosto fragili.
Gli esempi sono di vario tipo e vanno da una crisi economica peggiore di quella attuale ad una pandemia letale,spaziando per la morte di internet e l'esaurimento del cibo e dell'acqua.
Sebbene questi temi non siano molto adatti alle feste natalizie,sono privi di quel tono catastrofista che spesso li rendere involontariamente comici (a dire la verità in alcuni punti John Casti smonta anche delle teorie apocalittiche,dimostrandoci come siano molto improbabili). 

Nell'ultima parte l'autore cerca di capire come poter anticipare e prevenire tali eventi,sebbene sia virtualmente impossibile evitarli del tutto,per una serie di motivi diversi non sempre dipendenti da noi.

Il merito principale di questo libro è di mostrarci come una teoria matematica apparentemente astrusa possa influire pesantemente sulla nostra vita, e perciò non sia un un qualcosa di campato per aria riservato solo a pochi scienziati.
Inoltre riesce a spaziare attraverso diversi argomenti senza essere dispersivo,un risultato degno dei migliori divulgatori.

L'unico rimpianto è di non poterne leggere più spesso di libri scritti così bene.

martedì 25 dicembre 2012

L'infiltrato



Oggi è il 25 dicembre e i miei (scarsi) lettori si aspetteranno un post natalizio:effettivamente affronterò qualcosa che a che fare con la religione,vale a dire il terrorismo a sfondo religioso.

Su questo argomento sono già stati spesi fiumi di parole con risultati alterni,al punto che probabilmente molti di voi saranno tentati di andare su Youporn piuttosto che sentirne parlare un'altra volta.

Per fortuna ogni tanto escono dei libri che affrontano questo problema in modo originale ed interessante come nel caso de L'infiltrato, l'ultima opera di Antonio Salas (un giornalista investigativo spagnolo poco noto da noi).
Per svolgere il suo lavoro durante le sue inchieste assume un'identità che gli permetta di entrare nei gruppi che vuole studiare (naturalmente durante l'infiltrazione evita di commettere reati, sebbene ciò non sia sempre facile),in maniera tale da farsi accettare nel gruppo in cui vuole entrare (in questo caso l'universo dell'estremismo islamico).

Tra i suoi precedenti ricordiamo delle inchieste nel mondo dei naziskin e della prostituzione:ciò gli ha fatto avere diversi nemici che hanno addirittura messo delle taglie sulla sua testa.
In questo libro egli ha assunto l'identità di un militante islamico palestinese e l'infiltrazione è andata talmente bene che alla fine ha curato il blog di Ilich Ramirez Sanchez,un terrorista più noto col nome di Sciacallo.
Leggendo L'infiltrato si rimane colpiti dalla bravura di Antonio Salas nel crearsi un'identità fittizia sia nel cyberspazio che nella realtà (oltre a convertirsi all'islam è arrivato al punto di afrsi circoincidere),sebbene ciò abbia richiesto degli sforzi psicologici piuttosto pesanti.

Il libro nonostante sia molto voluminoso alla fine si legge bene, malgrado ci siano alcune parti  noiose per chi non vive in Spagna (come la storia dei membri dell'Eta presenti in Venezuela).
Il tono è asciutto e molto obiettivo,lontano dagli eccessi de La rabbia e l'orgoglio:ciò non vuol dire che appoggi i terroristi,ma neanche che chiuda gli occhi sulle colpe dell'Occidente.
Alla fine del libro ci lascia una visione dell'islam molto più complessa di quella che spesso ci propinano i nostri mass media e leader politici, il che all'inizio è molto disorientante (ma non preoccupatevi, è capitato lo stesso anche ad Antonio come ammette con molta sincerità e un pò d'imbarazzo).

Più che un'inchiesta L'infiltrato sembra quasi un romanzo di buona qualità,solo che invece è tutto vero.
Consigliato a chi desidera approfondire meglio quest'argomento e a chi cerca di giornalisti seri che non facciano propaganda politica o non parlino solo di gossip.

Potrei spendere molte altre parole,ma alla fine credo che la miglior soluzione sia presentarvelo con una
sua intervista:buona lettura e buon Natale!




sabato 22 dicembre 2012

Shatter mirror reignite

Dopo circa un anno ho deciso di riprendere a scrivere su questo blog.

I motivi di questa pausa sono stati diversi,ma sostanzialmente non mi convinceva quello che stavo scrivendo.

Effettivamente rileggendo molti miei post ho notato che li avevo scritti in maniera abbastanza rozza, e quei pochi che si salvavano avevano un tono pseudo intellettualistico che adesso mi fa un pò vergognare.
Per quale motivo allora ho deciso di riprendere a scrivere?

Sostanzialmente perchè credo che l'idea di avere un proprio blog non sia da buttare, purchè la imposti in maniera più aderente alla mia personalità.

Perciò i nuovi post saranno più eterogenei e includerò anche dei racconti o delle poesie, insomma qualsiasi cosa attiri il mio interesse fregandomene se piacciono a qualcuno o meno.

Volendo potrei anche scrivere tutto questo su Facebook o Twitter, ma dato che non mi piacciono i social network perché li trovo dispersivi scriverò qui.
Uno dei motivi per cui non li sopporto è che malgrado enfatizzino tanto l'aspetto sociale, mi hanno sempre dato l'impressione di una persona che si metta ad urlare in piazza con migliaia di altre persone che fanno la stessa cosa, facendola sentire così ancora più isolata di prima:col mio blog urlerò lo stesso, ma almeno facendolo da solo potrò sentirmi meglio ed eventualmente denunciarmi per schiamazzi :) .

Se tutto va bene da oggi dovrebbe iniziare la rinascita oltre che del blog anche di parte di me che cercherà di essere meno finta e più spontanea.

Come segno di buona volontà posto il link del video di Reignite,una meravigliosa canzone di Malukah in cui in questa fase della mia vita mi riconosco molto.
Buon ascolto!




domenica 1 gennaio 2012

L'imperatore del male



Uno dei temi dominanti della nostra epoca è il cancro, dato che non solo rappresenta una paura paragonabile alla peste,alla sifilide e alla tubercolosi dei secoli passati, ma spesso è diventato una metafora per certi nostri comportamenti.
Se siete interessati ad approfondire questo argomento sia dal punto di vista medico che culturale, vi segnalo L'imperatore del male di Siddharta Mukherjee, che descrive la storia di questa patologia in migliaia di anni di storia.
In realtà il grosso del libro è concentrato sul XX secolo, però anche così è interessante anche se alcune terapie adottate fanno venire i brividi.
Malgrado sia di circa ottocento pagine si legge bene e non richiede una conoscenza medica ultraspecialistica, sebbene alcune parti risultino un pò ostiche.
Nel complesso un premio Pulitzer più che meritato, almeno secondo me.