lunedì 25 novembre 2013

Dyng empire

Dyng empire è una poesia che ho scritto durante gli ultimi mesi di vita del governo Berlusconi: le cose all'epoca sembravano andare male, ma poi appena arrivato Monti hanno cominciato ad andare peggio.






Dyng empire

Dove vivo io l’eco della realtà mi giunge attutito, come qualcosa che appartenga ad un altro mondo lontano dal mio.
Per strada vedo ogni giorno partire le legioni per difendere l’impero dalle infinite orde di barbari che ogni giorno cercano di distruggerci, ma sebbene ad ogni battaglia i generali richiamino sempre più  soldati verso le frontiere, gli araldi imperiali ci annunciano che dobbiamo continuare a lottare perché la guerra sarà ancora lunga.
Per vincere siamo chiamati ogni giorno a compiere maggiori sacrifici, ma lo facciamo perché non dobbiamo permettere che i barbari vincano, anche se nessuno ci sa dire se e come riusciremo a vincere.
Ogni giorno perdiamo sempre nuovi territori e mandiamo sempre maggiori truppe al fronte, ma il nostro impero è talmente vasto che non abbiamo la percezione della realtà: per chi vive nel sonnecchiante centro dell’impero nomi come Londinium, Lodz, Quebec, Nicopoli o Kabul significano poco, dato che sono al di fuori del nostro orizzonte quotidiano.
Non abbiamo neppure idea di chi siano di preciso questi barbari, ma sappiamo che vogliono distruggerci e questo ci basta, dato che non abbiamo l’interesse a sapere nient’altro su di loro poiché ciò richiederebbe troppo impegno per le nostre stanche e deboli menti.
Intanto nella capitale i giochi al circo continuano e passiamo le giornate a discutere sui combattimenti dei gladiatori o sulle dorate vite dei membri dell’aristocrazia, dato che queste cose sono d’importanza vitale poiché non richiedono troppo impegno e sono molto più vicine a noi, rispetto alle battaglie combattute in dei luoghi dimenticati persino dagli dei.
Perdiamo una battaglia? L’impero e vasto e ricco, perciò possiamo inviare altre truppe e continuare la nostra vita. Ogni tanto qualche folle sostiene che non possiamo andare avanti così e che stiamo correndo verso l’abisso, ma lo dicono sempre e non voglio pensare a cosa accadrebbe se fosse vero. 
E’ autunno e nelle vigne i grappoli d’uva ci aspettano pronti ad essere colti, insieme alla polvere bianca venuta al di là delle colonne d’Ercole. 
Oggi i gladiatori del Latium si scontreranno contro quelli della capitale, e allora le città morenti ritorneranno all’antica vita per poi sprofondare nel sonno una volta chiuso lo spettacolo. 
Noi non vogliamo vivere, lo facciano i popoli più giovani, che un giorno invecchieranno e diventeranno come noi.
Crescere e svegliarsi è doloroso, noi desideriamo vivere nel nostro sonno drogato anche se più spesso abbiamo degli incubi che non sempre riusciamo a ricordare. Lasciateci dormire come quei fortunati che sono in coma da anni, loro non devono preoccuparsi di vivere dato che c’è gente che lo fa al posto loro e per loro.
C’è un fantasma che si aggira nella vita e si chiama realtà, ma i nostri sacerdoti possono ricacciarlo nelle dimensioni innominabili da cui è venuto per distruggerci.
Nunc est dormiendum (adesso bisogna dormire). Salve Morfeo, accettaci come tuoi servi e noi saremmo lieti di bruciare in sacrificio la nostra coscienza ai tuoi piedi!
Oh Entropia nostra unica Signora, il tuo tocco freddo che piano piano riduce i battiti di ogni cuore è meraviglioso, solo Tu puoi donarci quella pace di cui la nostra vita è una debole imitazione! 
Stendiamoci e assistiamo impotenti ma affascinati e gioiosamente perversi allo stesso tempo alla fine di tutto, traendo un piacere malato dalla progressiva distruzione della realtà!
Oh Noctifero, colpiscici con la tua falce e spegni la nostra vita, fallo adesso!

Grottaferrata, 17 settembre 2011





Note

Ogni giorno sono stupito dal fatto che sebbene il mondo che noi occidentali conosciamo si stia disintegrando, in Italia la gente continui a vivere normalmente (magari sopportando mugugnando più sacrifici di prima).
Effettivamente tutti si lamentano, ma poi queste lamentele non hanno nessuno sbocco concreto e continuiamo a vivere come se non accadesse nulla, parlando sempre delle solite banalità che soffocano la nostra vera vita.
Per questi motivi ho deciso di scrivere Dyng empire (non ho idea a che genere appartenga, forse è una poesia), in modo da esprimere questa sensazione di disagio che sento dentro di me sempre più forte ad ogni giorno che passa. 
A rileggerla sembra un elogio del nichilismo e un incitamento a fuggire dalla vita ma in realtà è esattamente l’opposto, ovvero un attacco violento contro questi comportamenti. 
Come stile ho usato apposta un linguaggio a tratti arcaico, dato che all’inizio volevo fare un parallelo tra la civiltà occidentale e l’impero romano durante il suo declino, anche se ho incluso altre realtà storiche, dato che alla fine ho deciso di estendere il concetto di sgretolamento ad ogni impero. 
In ordine mi sono riferito a delle città appartenenti agli imperi romano, nazista, francese del XVIII secolo, bizantino e sovietico.
Può sembrare incredibile ma quando uso il termine barbari non mi riferisco agli immigrati, ma all’attuale situazione finanziaria:se ci pensate i derivati e gli spread sono altrettanto distruttivi e remoti degli Unni o dei Visigoti. Lo stesso discorso vale per le legioni inviate a difendere le frontiere che in realtà rappresentano le risorse che le borse bruciano con indifferenza ogni giorno.
Il Noctifero è una divinità del brand Warhammer 40000, che ha l’aspetto di un’enorme fantasma armato di una falce, che desidera divorare e spegnere ogni forma di vita. 
Probabilmente Dyng empire è un inno perverso all’entropia, vista come una scappatoia per non crescere e diventare maturi, un processo vitale ma talmente doloroso che molti preferiscono evitarlo. 
Peccato che il prezzo da pagare per rimanere eternamente bambini sia la morte dello spirito, rinunciando così a tutte quelle cose meravigliose che purtroppo si ottengono solo col dolore della crescita.
Kipling sosteneva che il fardello dell’uomo bianco sia di portare la civiltà alle razze inferiori:io credo che il fardello dell’Uomo sia provare a superare i propri limiti e a evolversi spiritualmente, ma purtroppo per fare questo le bombe intelligenti servono a poco.





 

lunedì 4 novembre 2013

Un attimo di umiltà

A settembre dopo aver pubblicato Genesi emergente ero convinto di aver fatto un lavoro quantomeno dignitoso, oltreché Word non mi aveva segnalato nessun errore grave: le persone a cui l'avevo fatto leggere non avevano riscontrato nessun problema significativo, a parte il finale che proprio non gli piaceva (ma su questo non posso farci niente) e la mancanza di un glossario (che ho aggiunto successivamente).

Tutto è andato bene fino a stamattina, quando ho condiviso il mio racconto su un sito che non nominerò.
Dopo alcune ore ho letto dei post abbastanza sarcastici e poco chiari, secondo cui in Genesi emergente c'erano dei problemi di punteggiatura.
All'inizio ho faticato un po' a capire cosa intendessero dire gli autori dei post incriminati (forse perché le loro limitate capacitá espressive sono inversamente proporzionali al loro sarcasmo, cose che capitano quando uno si concentra di piú sul prendere per il culo gli altri che non sullo scrivere in maniera chiara e comprensibile) ma grazie a Google ho capito dov'era il problema e l'ho corretto.

Anche se è imbarazzante ammetterlo quando rileggo i miei documenti, non uso mai la funzione di controllo ortografico e grammaticale di Word e spesso mi fido della mia esperienza, assicurandomi che Word non evidenzi nulla in rosso.
Il motivo di questa mia antipatia è dovuto al fatto che questa funzione mi sembra fatta male, dato che spesso è inutilmente pedante oppure segnala per errate delle frasi che in un determinato contesto sono invece corrette.
Va detto anche che uso molti termini che non sono nel suo dizionario, perciò Word tenta di correggerli dandoni delle soluzioni grottesche.
E' vero che basta cliccare su"Aggiungi" per includere il termine incriminato nel dizionario, ma diciamocelo, farlo diverse volte è davvero una rottura. 

Per questo ho lanciato il correttore ortografico con un certo scetticismo, ma invece stavolta aveva ragione lui e io torto, su questo non ci pioveva.

Alla fine ho sistemato i (molti) punti problematici del racconto, ma quest'esperienza mi ha insegnato diverse cose importanti, ma quella più istruttiva è stata di non sottovalutare nulla, anche e soprattuto il correttore di Word.

Mi cospargo umilmente il capo di cenere e ti chiedo scusa, prometto che cercherò di trattarti meglio, però anche tu prova ad essere meno rompicoglioni ogni tanto (chiederti di più sarebbe davvero troppo, lo capisco).

Ah, questo post è del tutto ironico, meglio specificarlo, va. 



domenica 3 novembre 2013

Compra,compra,compra!

Viviamo davvero in periodo strano,a parecchie persone mancano i soldi eppure ogni giorno che Dio manda sulla Terra,siamo bombardati continuamente di richieste per comprare delle cose spesso inutili.

Hai un'automobile dignitosa,che si comporta bene senza fare miracoli?
Cosa stai aspettando,compra subito un nuovo modello,così aiuterai la nostra industria automobilistica (che spesso delocalizza all'estero),il tutto pagando solo alcune decine di piccole rate mensili.

Non hai né il tempo per giocare né i soldi per comprare i videogiochi?
Compra la nuova console che ti aprirà le porte su un universo pieno di meraviglie,anche se i giochi nuovi spesso costano 60 euro.
Non puoi permetterteli?Allora aspetta di prenderli usati oppure comprati un pc nuovo (col sistema operativo a 64 bit),così potrai approfittare delle continue superofferte di Steam che vuole solo regalarti i giochi.

Hai uno scrauso's phone che si comporta bene? Che aspetti,compra l'ultimo iPhone (col nuovo sistema operativo pensato apposta dalla Apple per migliorare la tua vita) oppure uno smartphone che ti permetterà di avere dei figli anche se passi tutto il giorno a farti le seghe guardando le lesbiche su Youporn.

Desideri dei vestiti sempre diversi,cialde per il caffè con tanti gusti diversi che per distinguerli ci vuole un sommelier?
Ah,adesso ho capito,forse vuoi delle sane merendine che ti permetteranno di avere una famigliola felice anche se li produce un mugnaio che vive solo con una gallina?

O forse sei una ragazza carina ma desideri essere bellissima?
Amica mia,sei una donna fortunata,ci sono parecchi chirurghi plastici per poche migliaia di euro saranno felici di renderti ancora più bella di Sara Tommasi o di Francesca Pascale!
Qualche grillino ti dirá che é da stupidi ricoverarsi in ospedale rischiando la vita solo per essere piú bella,ma tu non ascoltarli,in fondo sono solo dei comunisti falliti.
Non ascoltare neanche i medici che ti consigliano di stare attenta perché se questi interventi fossero cosí semplici,li potrebbe fare anche l'estetista sotto casa e non chi ha studiato per dieci anni all'universitá.
Davvero,non dargli retta,sono solo gelosi perché non guadagnano un pacco di soldi e non possono permettersi barche e ville pur dichiarando al fisco quando un operatore di un call center albanese.

Vuoi un rene nuovo? Conosco un bravo indiano affamato che è disposto a cedertelo,anche con l'aiuto di un chirurgo disinteressato che vuole solo il tuo bene. 

Amico mio,sei nel posto giusto,qualunque cosa cerchi qui puoi averla e se non esiste almeno possiamo cercare di vendertela!

Avanti,compra,compra,compra adesso!

venerdì 1 novembre 2013

Bene e male

Una persona buona aiuta gli altri e si sacrifica per loro,una persona malvagia invece si da una grossa mano quando nessuno guarda e fa sacrificare gli altri per sé.

sabato 19 ottobre 2013

Il saggio e la torre del demone



Il saggio e la torre del demone

Molto tempo fa in un mare caldo dove il vento soffiava sempre dolcemente, c’era un’isola dal clima mite ricca di ulivi che ricoprivano di verde le sue distese sabbiose.
Su di essa sorgeva la città di Zaramunda che sebbene non fosse ricca od importante quanto le altre città presenti sul continente, perlomeno permetteva ai suoi abitanti di vivere dignitosamente, una cosa piuttosto rara nel grande impero nordico di cui Zaramunda e i suoi abitanti erano stati costretti a far parte. 
A poche ore di cammino dalla città viveva in una casa modesta un saggio molto amato dagli abitanti dell’isola, poiché a differenza di quasi tutti gli altri saggi del mondo, era talmente appagato dalla propria saggezza da non avere il minimo desiderio d’imporla alle altre persone, che così potevano continuare a vivere in pace nelle tenebre della loro ignoranza.
Un giorno mentre si recava al mercato, sentì parlare di una torre misteriosa che qualche tempo prima era apparsa durante la notte su una delle isole vicine: da quel giorno molti eroi avevano tentato di svelarne i suoi segreti,ma tutti ne erano usciti impazziti.
Alcuni di loro passavano il resto della loro vita ad urlare disperati, mentre altri perdevano ogni voglia di vivere chiudendosi nell’apatia fino alla fine dei propri giorni.
Ascoltando meglio le conversazioni della gente, il saggio ebbe l’impressione che questa torre fosse abitata da un demone e perciò decise di andare al tempio del Dio dai mille volti per chiedere delle informazioni al suo sommo sacerdote, poiché se c’era qualcuno in grado di aiutarlo grazie alla sua conoscenza del soprannaturale, era senz’altro chi lo frequentava tutti i giorni per motivi di lavoro.
Con grande delusione del saggio il sommo sacerdote non poté aiutarlo più di tanto: ”In verità non sappiamo neppure se lì dentro ci sia un demone, ma da quello che abbiamo letto all’ingresso della torre ci sono pochi dubbi sul fatto che sia abitata da un essere incredibilmente malvagio. Saggio, se tieni alla tua anima immortale evita di andare in quel posto, poiché quello che si trova la dentro ha fatto impazzire persone molto più salde di te”.
Ovviamente il saggio uomo ignorò i saggi consigli del pio uomo di fede e perciò prese la sua barca per raggiungere l’isola del demone: il mare era calmo e il sole splendeva alto nel cielo senza essere troppo caldo, come se volesse ammirare lo strano spettacolo di quell’uomo indifeso che senz’armi o incantesimi andava a combattere un male più grande di lui.
Dopo alcune ore di viaggio calmo, il saggio raggiunse un’isola rocciosa dove in cima ad una collina brulla a picco sul mare sorgeva un’alta torre di pietra: camminando senza fretta salì e raggiunse l’ingresso della torre, senza che nulla tentasse di fermarlo.
Alla fine si trovò davanti ad un arco che dava sull’oscurità, in cima a cui c’era un’iscrizione scritta con dei caratteri stranieri ma familiari allo stesso tempo.
“Io sono il nemico dell’uomo,io porto il dolore, io uccido i suoi figli, distruggo i suoi imperi e dono a lui la miseria spegnendone la felicità.
Chi mi affronta si unirà a me, nessuno può vincermi senza distruggere sé stesso”.
Il saggio proseguì per nulla intimorito dagli ammonimenti scritti nella pietra e si trovò davanti una scala a chiocciola che proseguiva nella viscere della terra.
Scendendo lentamente raggiunse il cuore sotterraneo della torre e qui finalmente trovò il demone che l’attendeva pazientemente.
Un attimo prima tutto era immerso nel buio, ma poi si accese una luce e il saggio vide il volto del demone moltiplicarsi e cambiare più volte: il demone aveva il suo stesso volto perché l’intera stanza era piena di specchi di diverse forme e dimensioni, e guardando la sua immagine moltiplicata e distorta il saggio capì perché molte persone fossero impazzite: ogni specchio infatti mostrava il vero nemico di ciascuno di noi e questa rivelazione aveva distrutto la mente di chi è invece è abituato a cercare il male al di fuori di noi stessi.
Poi il saggio sorrise dolcemente e il demone divenne all’improvviso meno minaccioso, anzi sembrava essere diventato quasi bonario.
Il saggio risalì respirando a pieni polmoni e dopo aver preso un pezzo di carboncino scrisse sul muro sotto all’iscrizione “Come posso distruggerti posso anche darti la felicità, purché ricordi che tu sei quello che scegli di essere”.
 

Con grande sorpresa dei cittadini di Zaramunda tornò a casa calmo, senza essere né più saggio né più folle di prima (forse perché alla fine la grande saggezza e la grande follia non sono che due espressioni dello stesso viso).
Per parecchio tempo tutti si chiesero cosa fosse accaduto nella torre, ma poi smisero di farlo quando alla fine la torre crollò di notte durante un terremoto.
Ormai sono passati diversi secoli e anche se il destino del saggio è stato inghiottito dalle nebbie del tempo, sull’isola si possono trovare ancora le rovine della torre che al contrario di questa storia non è sopravvissuta alla devastazione del tempo.

Dedicato a Rita, spero che tu possa guarire presto.
Ti aspetto. 

domenica 13 ottobre 2013

Cosa resterá di noi ?

Oggi stavo passeggiando in un mercatino e non ho potuto fare a meno di notare diversi oggetti,frutto di un passato abbastanza recente ma che oggi sembra quasi distante secoli.

La prima cosa che si nota sono le valanghe di fumetti,principalmente Tex e Dylan Dog,oggi un pó obsoleti grazie alla maggior presenza di internet che spesso tra Google news,Facebook oppure Youtube riempie il tempo che prima si dedicava a quelle letture.

Altre cose interessanti sono i documenti dell'era fascista,tra cui un manuale di politica ed economia coloniale (oggi politicamnte scorrette) oppure delle riviste dedicate al fascismo:tra cinquant'anni mi chiedo cosa troveremo al loro posto,forse diverse riviste e libri dedicati alle avventure sessuali di Berlusconi.

Andando avanti mi sono imbattuto in decine di cassette magnetiche (sia audio che video,probabilmente smagnetizzate),in compagnia di molti cd e dvd ormai resi quasi obsoleti dalla tecnologia digitale e dai vari iDevice (iPod,iPad).

A livello scientifico ho trovato dei saggi della fine anni 40 sull'energia atomica,una pubblicazione medica del 1905 sulla febbre maltese e dei verbali su un processo svoltosi a Genova in quello stesso periodo contro la Societá teosofica.

Un altro articolo interessante é un libro denuncia degli orrori del comunismo in Cecoslovacchia (che oggi non esiste neanche più),scritto da un ex giornalista comunista (allora esistono davvero!),un argomento storico che per molti giovani d'oggi é relegato solo alle sparate del Berlusca.

Piú andavo avanti per la mia strada e piú mi chiedevo cosa la nostra societá digitalizzata lascerá di sé,forse dei telefonini (sempre che non saranno smaltiti in Africa o in Pakistan),dei dvd e qualche rivista di gossip,insieme a qualche vecchio testo scolastico su degli argomenti quasi certamente superati.

Camminando in questi musei all'aperto è quasi impossibile non notare come in pochi decenni la nostra societá sia cambiata radicalmente,senza contare che non ho il coraggio di chiedermi quanti libri o riviste siano stati prodotti in tutto questo tempo.

Mi domando cosa troveremo nei mercatini dei prossimi cinquant'anni,sempre che esistano ancora i mercatini come luoghi fisici e non come magazzini digitali cone Amazon,Steam oppure iTunes.

Forse il futuro sarà diverso da oggi o anche molto simile,ma sicuramente lo sapremo con certezza solo quando arriverà.

E' tutto,se ci riesco vi prometto che aggiornerò questo post tra cinquant'anni! 

mercoledì 9 ottobre 2013

Genesi emergente update

A grande richiesta ho effettuato alcune modifiche a Genesi emergente:

1)Aggiunto un glossario per i termini meno comuni.
2)Corrette alcune imprecisioni.
3)Cambiato un'altra volta il finale (no,sto scherzando). :))

Se l'avete preso sul Kindle store l'edizione corretta é giá disponibile,mentre la versione gratuita la troverete al solito link.

venerdì 4 ottobre 2013

Il naufragio della chiarezza

Alcuni giorni fa al largo di Lampedusa si é verificata l'ennesima tragedia che a differenza di quelle che l'hanno preceduta,ha avuto una gran risonanza mediatica dando a tutti l'occasione per mettersi in mostra.

Tralasciando le polemiche sulla Bossi Fini,mi sono accorto di essere totalmente ignorante in materia d'immigrazione e vorrei condividere i miei dubbi su quest'argomento,dubbi che credo siano comuni a molti italiani.

Per prima cosa che succede dopo lo sbarco? I migranti sono accolti,rifocillati e poi?
Che fine fanno,quanti ne sono presenti sul nostro territorio e chi li sostiene anche economicamente,inoltre che misure di sostegno esistono per loro (se esistono)?

Altri dubbi,quelli barbaramente economici:accoglierli richiede molto denaro anche solo per far funzionare i mezzi di soccorso,per non parlare delle spese sanitarie che dobbiamo sostenere per curarli (e questo in un paese giá colpito dai frequenti tagli alla sanitá).
Ora abbiamo qualche aiuto economico dall'Ue e dall'Onu oppure noi italiani siamo abbandonati a noi stessi?
Tra l'altro le spese per i soccorsi come sono considerate ai fini del calcolo del deficit imposto dall'Ue?
Ne sono esenti oppure sono incluse (spero di no,sarebbe una grossa presa in giro essere bacchettati dalla Bce per aver sforato deficit per questi motivi indipendenti dalla nostra volontá)?

Infine che ruolo preciso svolge l'Europa,anche relativamente alla possibilitá dei migranti di andare in altri paesi?

Forse porsi queste domande non é il modo migliore per ricordare le vittime,ma credo che comprendere meglio questo fenomeno sia essenziale in un paese democratico anche per evitare il razzismo (che non si cura col buonismo ma con una politica chiara e comprensibile a tutti).




venerdì 27 settembre 2013

Un saggio sulle applicazioni della teoria della complessità in medicina

Alcuni mesi fa ho scritto un articolo divulgativo sulle applicazioni della teoria della complessità in medicina,che sarebbe dovuto uscire sulla rivista dell'istituto dove lavoro.

Poichè questa rivista ormai non da più segni di vita,ho deciso di condividerlo a questo link

Desidero precisare che lo scopo di questo saggio non è fornire indicazioni mediche né tantomeno creare delle forme di medicina alternativa, ma solo provare a descrivere alcune potenziali applicazioni della teoria della complessità in medicina.

Buona lettura.

Nota:mi sono accorto che il link non visualizza correttamente alcune immagini,sto cercando di risolvere il problema,abbiate pazienza.

Edit:problema risolto,troverete le immagini alla fine del documento.

lunedì 16 settembre 2013

Genesi emergente







Alcuni anni fa,quando ancora collaboravo con Wundergammer.com avevo deciso di scrivere per gioco un racconto intitolato Genesi che affrontasse il problema dei rapporti tra la filosofia e i videogiochi.

A rileggerlo oggi si vede chiaramente che era stato scritto con più entusiasmo che con capacità tecnica,perciò dopo la chiusura di Megaupload (il mio primo distributore,beata ingenuità) l'ho tenuto a lungo in un cassetto,almeno fino a dicembre dell'anno scorso quando ho deciso di ripubblicarlo su questo blog (ovviamente corretto).

Eppure c'era una parte di me convinta che potesse ancora migliorare,perciò quest'estate con molta pazienza ho deciso di riscriverlo cambiando tutto quello che non mi convinceva (quindi almeno il novanta percento della storia) modificandolo pesantemente.
Come esperienza è stata massacrante perché insieme al saggio sull'applicazione della teoria della complessità in medicina (chissà se lo pubblicheranno mai),è stato uno dei testi dove mi sono dovuto
impegnare al massimo per poterlo scrivere in maniera almeno dignitosa.

Alla fine è stata un'esperienza importante che mi ha arricchito sotto molti aspetti e mi ha insegnato parecchie cose che prima ignoravo:sicuramennte Genesi emergente non è una storai allegra,ma mi piace perché grazie ad esso ho potuto sperimentare delle idee che dal punto di vista commerciale sarebbero state un suicidio.

Alla fine ho deciso di pubblicarlo sul Kindle store,un pò perché mi sembra carino avere il mio ebook in vendita con una copertina migliore della schifezza che avevo realizzato con Paint,un pò perché così spero che possa raggiungere un pubblico più ampio.

Inoltre se non volete acquistarlo potete sempre scaricarlo da qui

Salvo imprevisti dovrei aver chiuso definitivamente con questa storia,è tempo che inizi dei nuovi progetti sfruttando quello che ho appreso grazie a questo lavoro.

Azatoth out,stand by.
  

domenica 30 giugno 2013

Pensierino estivo

La vita é come una partita a Risiko:puoi usare tutta la tattica e la strategia che vuoi,ma alla fine sono entrambe inutili se non riesci a tirare bene i dadi.

giovedì 20 giugno 2013

Baldur's gate Titanic edition

Non ho fatto in tempo a pubblicare la recensione dell'Enhanced edition di Baldur's gate,che é arrivata l'ennesima tegola su questo titolo sfigato.

Sostanzialmente per motivi legali non é piú disponibile la versione iPad né quella acquistabile dal sito degli sviluppatori,mentre l'edizione Steam al momento non ha nessun problema:chi l'ha giá acquistato potrá peró riscaricarlo senza problemi.

Il risultato di questi problemi é che potete a scordarvi di giocarlo in italiano,a meno che non vi accontentiate della versione beta disponibile su Steam.

Vi terró aggiornati se sapró qualcosa,intanto se ci giocate fate gli scongiuri ad ogni avvio,non si sa mai.

30/08/2013
Ultime news:I Beamdog hanno superato i problemi legali e a novembre dovrebbe uscire l'Enhanced edition di Baldur's gate 2.
Intanto attendiamo fiduciosi l'ultima megapatch per l'originale e la traduzione in italiano su Steam.

Return to Baldur's gate



Siete pronti a tornare nei Forgotten Realms?

Itaca,Itaca.
Esistono dei giochi che sono importanti non solo per la loro qualità,ma anche perché  hanno permesso la nascita di altri titoli che senza il loro successo non avrebbero mai visto la luce.
Baldur’s gate uscito nel 1998 e realizzato all’epoca dall’ancora  sconosciuta Bioware rientra nella seconda categoria,poiché senza il suo successo non esisterebbero molti giochi validi basati sul suo motore grafico (basti pensare a Baldur’s gate 2,Torment e ai due Icewind dale) e neanche l’intera saga di Mass effect.
Sono passati ormai diversi anni e adesso (oddio il gioco è uscito a novembre del 2012) la Beamdog ha deciso di riportarlo sui nostri monitor,grazie ad una versione aggiornata che in teoria dovrebbe uscire anche su tablet (attualmente è disponibile solo per Ios,ma stanno lavorando anche alla versione per Android). 
Ora la domanda è se gli sviluppatori avranno fatto un buon lavoro, oppure se  questo gioco rientra tra le operazioni commerciali realizzate solo per spillare i soldi ai nostalgici:continuate a leggere e lo scopriremo insieme.
Poiché la trama è uno dei punti di forza del gioco nelle prossime righe  non ve ne parlerò minimamente per non rovinarvi la sorpresa,anche se posso dirvi che è sicuramente meno scontata di quello che sembra.

The thome of videogamer
Ma di preciso che cos’è questo benedetto Baldur’s gate? Sostanzialmente si tratta  di  un gioco di ruolo con una visuale isometrica basato sulle regole della seconda edizione di AD&D, dove si controlla un party composto da un massimo di sei personaggi.
Anche se il gioco include un tutorial che spiega bene le basi, vi consiglio di leggere i due manuali disponibili sul sito della Beamdog (sono circa 230 pagine,sdeng!) per capire meglio come giocare:già che ci siete scaricate anche una mappa della città,altrimenti orientarsi potrebbe essere molto più difficile del previsto.
Per andare avanti dovrete gestire con attenzione i combattimenti sfruttando bene le opzioni tattiche a vostra disposizione poiché come impostazione BG è più simile a The witcher,quindi per avere successo sarà necessario pianificare con molta attenzione gli scontri:del resto un bravo generale vince gli scontri già prima di combattere o no?
Fortunatamente con un po’ di pratica (e qualche piccolo aiuto da internet) riuscirete a risolvere anche gli scontri apparentemente impossibili, oltreché il gioco permette di mettere in pausa gli scontri impartendo nel frattempo gli ordini ai vostri personaggi.
Vi segnalo che è anche possibile impostare per ciascun personaggio uno script che stabilisce come deve comportarsi in battaglia:dopo alcune prove mi sembra che funzionino piuttosto bene,ma non aspettatevi che vi permettano di finire il gioco senza fare nulla.

Friends
Come ho già scritto in BG non controllerete un unico personaggio ma un gruppo che può arrivare fino a sei persone,ciascuna delle quali ha le proprie caratteristiche:nella normale campagna single player all’inizio creerete solo il protagonista (che quando uscirà potrete anche importare in Baldur’s gate II Enhanced edition), mentre gli altri li incontrerete in giro e dovrete convincerli ad unirsi a voi (se lo desiderate potete creare il vostro gruppo iniziando una partita in multiplayer da soli oppure giocare insieme ad un gruppo di amici, anche se ammetto di non aver provato questa modalità).
Ciò è meno facile del previsto perché ciascun personaggio ha il proprio allineamento morale,il che significa che fare delle bastardate a tutto spiano con un gruppo buono vi creerà dei grossi problemi (e viceversa se i vostri compagni sono malvagi).
Va detto che spesso molti personaggi non si trovano subito ma bisogna progredire nel gioco,oppure svolgere per loro alcune quest:come se non bastasse alcuni possono unirsi solo se ve ne portate dietro altri,il che potrebbe crearvi delle difficoltà organizzative che potrebbero essere risolte solo da una tragica morte in battaglia (non pensateci nemmeno brutti lameracci,ci siamo capiti,non è vero? ).



Sword coast campaign setting
L’esplorazione del mondo di gioco anche se all’inizio sembra molto convenzionale,di fatto presenta alcune differenze anche a livello di gameplay che la rendono disorientante per chi non viene da Skyrim:superata la prima mezz’oretta di gioco infatti volendo potrete fregarvene della main quest ed esplorare quasi ogni area,anche se alcune si sbloccano andando avanti con la storia.
Naturalmente non esiste l’autoleveling e perciò c’è il rischio d’incontrare dei nemici molto più forti del vostro gruppo,perciò in questo caso vi converrà tornare quando sarete più potenti.
Il livello massimo raggiungibile è molto più basso di parecchi titoli (con alcune classi potrete arrivare al 10°,ma in media se terminate la maggior parte delle missioni arriverete all’8°):inoltre l’esperienza si guadagna più lentamente che in altri giochi,il che v’impedirà di avere un supergruppo dopo un paio d’ore di gioco.
Va detto che gli oggetti magici potenti sono rari (e quelli nei negozi spesso costano quanto una casa a Skyrim),perciò trovarli da un’enorme soddisfazione ed evita quella sensazione di noia tipica di giochi alla Diablo,dove spesso si trova una  spada magica anche rompendo dei barili.
Tutto il gioco è ambientato in un’area poco civilizzata con un’unica grande città ed un paio di cittadine di medie dimensioni,mentre il resto è costituito da zone selvagge dove potrete incontrare di tutto:forse quella grotta in mezzo alla foresta potrebbe nascondere qualcosa d’interessante,perché non entrare?
Quel mago vicino alla spiaggia cosa vorrà,sarà amico o nemico?
Spesso questi piccoli incontri vi regaleranno delle sorprese,magari non un oggetto magico ma anche solo un dialogo interessante:esplorate avanti,chissà quante sorprese potreste trovare.

Lo schermo del dungeon master
D’accordo avete finito trenta volte Baldur’s gate,non ve ne frega nulla della descrizione del gioco e state leggendo quest’articolo solo per capire se le modifiche introdotte con quest’edizione valgano vostri soldini:benissimo allora sappiate che anche se il sito ufficiale sostiene che hanno introdotto ben 400 aggiunte, sostanzialmente BG:EE sfrutta il motore e alcune caratteristiche di Baldur’s gate 2 per migliorare l’esperienza di gioco.
Graficamente non è Battlefield 3 ma fa ancora una bella figura,mentre l’interfaccia è stata razionalizzata e resa più accessibile e a livello di gameplay ci sono alcune piccole opzioni in più rispetto all’originale che ne migliorano l’esperienza (come la possibilità per i maghi d’imparare automaticamente gli incantesimi e cancellare quelli inutili).
Inoltre sono state aggiunte diverse classi prese da Baldur’s gate 2 più alcune nuove implementate con le ultime patch,e lo stesso vale per gli incantesimi che adesso offrono un assortimento più equilibrato:invece i vecchi filmati sono stati sostituiti da dei nuovi,davvero piacevoli da guardare.
Nel diario del gioco ora sono presenti le quest affidatevi,però con tutta la buona volontà è ancora scomodo da leggere oltreché alcune missioni non sono indicate.
Quello che salta subito all’occhio è l’introduzione di quattro nuovi personaggi arruolabili nel vostro gruppo ( il sito dei Beamdog ne pubblicizza tre ma l’ultimo è stato aggiunto da un aggiornamento),ciascuno con le proprie missioni e dialoghi.
Tali personaggi sono più approfonditi rispetto a quelli presenti nel gioco base,ma non è indispensabile prenderli per finire il gioco.
Un’altra novità è l’avventura extra The Black pits disponibile già nel menù iniziale e di cui parleremo in un box apposito.
Complessivamente le aggiunte pur non facendo gridare al miracolo, riescono a rendere Baldur’s gate un prodotto più rifinito che sistema molte asperità dell’originale senza stravolgerlo,un’impresa dall’esito non così scontato.

Solo per il dungeon master
Naturalmente si tratta sempre di un remake e non di un titolo nuovo,perciò troverete ancora delle cose che per motivi tecnici non potevano essere modificate.
La prima è l’algoritmo che gestisce la mira degli incantesimi,che una volta lanciati raggiungono il bersaglio anche se nel frattempo vi siete fatti tutta la Bolzano Reggio Calabria:d’accordo che non è Mass effect,ma questa cosa in alcune situazioni irrita parecchio.
Un altro problema è l’ia sia dei vostri personaggi che quella dei nemici:nel gioco originale spesso aveva dei grossi problemi,mentre oggi è migliorata anche se capita di assistere a delle stranezze che potrebbero costarvi care.
Ad esempio una volta mi è capitato di vedere un mago nemico lanciare una nube tossica e rimanerci dentro anche quando i miei personaggi sono scappati,senza provare ad inseguirli e facendosi avvelenare come un pollo.
Spesso i personaggi tendono ad avere dei problemi di pathfinding,una cosa che in combattimento o in una mappa grossa vi farò venire voglia di farli frustare da Loviatar in persona,visto che dovete controllarli come se fossero dei bambini dell’asilo:occasionalmente un personaggio può anche incastrarsi nello scenario e l’unico modo per liberarlo è ricaricare un vecchio salvataggio,oppure usare i comandi da consolle.
Paradossalmente il fatto che i nemici adesso possano inseguirvi da un livello all’altro ha reso più semplice il gioco rispetto a prima:basta mandare un personaggio ad attirare qualche nemico e quando vi seguono potrete piallarli facilmente,visto che uscendo appaiono proprio in mezzo ai vostri personaggi armati come una portaerei.
La gestione dell’inventario continua ad essere un po’ scomoda,ma sono stati introdotti dei contenitori per immagazzinare alcuni oggetti come le gemme e le pozioni.
Un'altra cosa che non mi ha convinto è come il gioco gestisce la reputazione del gruppo,ma di quello ne discuteremo in un altro box a parte.
Infine il gioco presenta ancora diversi bug,ma in teoria dovrebbero essere corretti con una megapatch che però solo Ao sa quando uscirà.

                                                                 Commento
E’ molto difficile dare un giudizio sull’Enhanced edition di Baldur’s gate:Beamdog ha lavorato parecchio per realizzarne una versione aggiornata di questo classico senza stravolgerlo e secondo me ci sono riusciti,anche se il risultato non è perfetto (né poteva esserlo per le limitazioni tecniche del gioco).
Secondo me il punto di forza di questo gioco è l’elevata rigiocabilità dovuta alle diverse opzioni a disposizione del giocatore,che permette di giocarlo adottando sempre delle strategie differenti (su internet ci sono addirittura delle persone che l’hanno finito usando un unico personaggio).
Il problema è che non sono certo se i giocatori più giovani avranno la pazienza di avvicinarsi ad un titolo che come impostazione è diverso da quelli più recenti,dato che pur non essendo quasi mai frustrante richiede molta pratica e pazienza per essere apprezzato:da questo punto di vista la traduzione parziale potrebbe essere davvero  un ostacolo insormontabile per chi cerca un titolo più accessibile.
Se però conoscete l’inglese e non avete paura dell’impegno iniziale,troverete un gioco molto longevo che vi regalerà molte soddisfazioni:agli altri conviene aspettare la traduzione,chissà che grazie ad essa non scatti qualcosa di speciale.

+Molte opzioni che lo rendono rigiocabile
+Le modifiche introdotte rendono il gioco più completo senza stravolgerlo
+Personaggi ed atmosfera indimenticabili
-Alcuni difetti del gioco base sono rimasti intatti
-L’ia ha spesso dei problemi
-Sconsigliato per chi cerca dei titoli immediati dove si vince facilmente

Voto:92

1)Prima regola:nessuno parla dei Black pits
Come ho scritto nella recensione The Black pits è un’avventura extra,disponibile già nel menù principale del gioco.
A differenza della campagna standard, in questa modalità creerete un intero gruppo e lo farete combattere in una serie di scontri di difficoltà crescente all’interno di alcune arene.
Poiché è incentrata tutta sulle mazzate non dovrete preoccuparvi né di portarvi dietro i ladri né tantomeno d’identificare gli oggetti:alla fine è piuttosto divertente,ma se siete dei giocatori a cui piace studiare i nemici prima di attaccare potreste restare delusi,dato che gli scontri iniziano subito appena entrati nell’arena.
Tra uno scontro e l’altro con i soldi ottenuti potrete acquistare dei nuovi oggetti, e questo è l’unica modo per potenziare i vostri eroi:poiché l’avventura è molto breve (circa tre ore) i livelli si guadagnano più rapidamente,il che rende questa modalità perfetta per chi desidera sperimentare le diverse classi e razze.

2)Il buono,il neutrale e il cattivo
A seconda di come vi comporterete nel gioco guadagnerete o perderete punti di reputazione,il che influenzerà come vi tratteranno gli altri e se i membri del gruppo vorranno rimanere con voi.
Sulla carta è una buona idea,ma spesso è inutile comportarsi da cattivi,prima di tutto perché rischiate di essere attaccati dalle guardie anche se siete in mezzo al deserto (potrete ucciderle ma così peggiorerete ulteriormente la vostra reputazione) e soprattutto perché i negozianti se vi comportate bene possono farvi anche il 50% di sconto sugli oggetti acquistati (se siete cattivissimi li pagherete invece anche il 1000% in più).
E’ possibile migliorare la reputazione facendo delle donazioni nei templi,ma se siete buoni ed uccidete per sbaglio un innocente avrete delle penalità pesantissime (anche se siete soli in un dungeon a sotterraneo abitato solo dalle pietre lo sapranno anche su Plutone,forse nel gioco esistono gli smartphone):il brutto è che comportarsi da cattivi è utile solo per tenere nel gruppo i personaggi malvagi,dato che non ci sono delle cattive azioni che diano chissà quali vantaggi rispetto a quelle buone.
Purtroppo su questo punto l’età di Baldur’s gate si sente eccome,anzi è davvero invecchiato male rispetto a titoli come New Vegas che invece hanno un approccio più realistico.
Naturalmente se ci tenete potete sempre essere cattivi,ma sinceramente è vantaggioso quanto farsi Roma Milano col triciclo anziché col treno.



3)Baldur’s gate for mummie

A dire la verità volevo scrivere Baldur’s gate for dummies,ma poiché Word si ostina a correggerlo ho deciso di trollarlo:scherzi a parte dato che Baldur’s gate non è un titolo immediato, ho deciso di realizzare un piccolo vademecum per iniziare il gioco in modo meno traumatico.
Fatemi sapere se vi piace,potrei realizzare Baldur’s gate for mummie II:la vendetta del re scorpione!

1)Il sesso del personaggio non influenza per nulla il gioco,quindi scegliete quello che vi piace di più.
2)La costituzione superiore a 16 da i punti ferita extra solo per i guerrieri:tutti gli altri sono limitati ad un massimo di +2.
3) Più la CA è bassa e meglio è,e lo stesso vale per la Thac0.
4)Salvate sempre,spesso e in più punti,adesso!
5)Lo stregone (sorcerer) ha accesso a meno incantesimi,quindi scegliete quelli più flessibili evitandole magie inutili contro alcuni nemici (tipo Sleep che non fa nulla ai nemici più potenti).
6)Prendete un chierico a classe singola,le magie curative non sono mai troppe e i nemici non hanno nessuna pietà.
7)Se avete solo un ladro potenziate al massimo scassinare serrature ed individuare le trappole,sono indispensabili a meno che non amiate saltare in aria.
A volte anche con le abilità al massimo può capitare che non riesca ad avere successo,in quel caso o riprovate (a volte capita) oppure non è proprio possibile eliminare la trappola o aprire la serratura (però potete benissimo mandare a quel paese i programmatori).
8)Il ladro non rileva subito le trappole,perciò vi consiglio di contare fino a cinque e poi andare avanti (altrimenti rischiate di saltare in aria in luoghi teoricamente sicuri).
9)Il villaggio di Ulgoth Beard vi permette di accedere a delle missioni per personaggi d’alto livello,quindi accettatele solo se avete un gruppo intorno al 7° livello (se però comprate gli oggetti in vendita non vi accadrà nulla,a parte spendere i soldi):stesso discorso per la torre di Durlagh.
10)Prima di salpare per l’isola di cui avete recuperato le carte nautiche cercate su internet Karough:vi spoilerete parte del gioco,ma in compenso vi risparmierete parecchie imprecazioni.
11)Prima di arrivare a Baldur’s gate potrete acquistare le pergamene per i maghi ad High edge,ad ovest di Beregost.
12)Infine appena uccidete un ankheg portatene il guscio al fabbro Beregost.

4)I parla italian
Ok voglio giocare Baldur’s gate,ma sono una schiappa con l’inglese:esiste in italiano?
La risposta è ni:il gioco infatti è stato localizzato da degli appassionati,ma per godervelo in italiano al momento dovete prenderlo per forza sul sito della Beamdog.
Se avete la versione Steam la traduzione dovrebbe uscire col prossimo aggiornamento,di cui al momento però non si sa nulla.
Attualmente è disponibile una traduzione parziale,ma gli stessi traduttori sconsigliano di usarla.
Ricapitolando se volete la versione Steam (con le superofferte) dovrete giocare in inglese,mentre per l’italiano dovrete prendere il gioco dal sito dei Beamdog.
Semplice,no?